martedì 13 dicembre 2016

ULTIM'ORA - ARRESTATI I RE DELLE SLOT, C'E' ANCHE UN BIG DELLA POLITICA

L’inchiesta della magistratura romana sull’associazione per delinquere transnazionale che riciclava in tutto il mondo i proventi del mancato pagamento delle imposte sul gioco on-line e sulle video-lottery


Francesco Corallo e Amedeo Laboccetta arrestati dall’antimafia. Il principale imprenditore internazionale delle slot machine e re dei casinò ai Caraibi e l’ex parlamentare sono finiti agli arresti insieme a professionisti attivi nel settore a vario titolo nell’ambito di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Gli arresti, avvenuti anche all’estero, sono stati eseguiti dallo Scico della Guardia di Finanza in contemporanea a perquisizioni in numerosi Stati (Antille Olandesi, Regno Unito, Canada e Francia) e sequestri di numerosi beni e conti correnti per centinaia di milioni di euro. L’inchiesta della magistratura romana riguarda un’associazione per delinquere transnazionale che riciclava in tutto il mondo i proventi del mancato pagamento delle imposte sul gioco on-line e sulle video-lottery.

Tra gli indagati ci sono anche Sergio e Giancarlo Tulliani, suocero e cognato dell’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini. Nell’inchiesta su un maxiriciclaggio da 200 milioni legato alle slot entra anche la vicenda della casa di Montecarlo, già al centro di una indagine che nel 2010 lambì l’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini. In particolare, secondo quanto accertato dai pm di Roma, Giancarlo Tulliani avrebbe messo a disposizione di uno degli arrestati, Rudolf Baetsen, legato all’imprenditore Corallo, due società offshore per poter far transitare i soldi destinati alle Antille. In base all’impianto accusatorio Baetsen si sarebbe mosso per finanziare l’acquisto dell’appartamento di Montecarlo che era stata di proprietà di Alleanza Nazionale attraverso tre società offshore riconducibili a Giancarlo Tulliani.

Laboccetta, napoletano, cresciuto nel Fronte della Gioventù e poi nel Msi, legato in particolare alla figura del repubblichino Pino Romualdi. In Parlamento con Alleanza Nazionale è stato deputato e componente della commissione Antimafia. Dopo la mancata rielezione, è rimasto comunque dentro Forza Italia, partito per il quale è vicesegretario regionale in Campania. Il legame tra Laboccetta e Corallo è di lunghissima data. Già nel novembre 2011 Laboccetta si era opposto al sequestro di un pc trovato durante una perquisizione della Guardia di Finanza negli uffici di dell’imprenditore. La Giunta per le autorizzazioni della Camera aveva quindi respinto la richiesta della Procura e Laboccetta aveva infine consegnato alla Procura di Milano il computer dal quale però erano stati cancellati alcuni contenuti.

FONTE;
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/13/giochi-e-riciclaggio-francesco-corallo-e-amedeo-laboccetta-arrestati-in-maxi-retata-dellantimafia/3255822/

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